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Cosa pigiare?

Cosa pigiare?

di pinsĕre «pestare, pigiare»] (io pìgio, ecc.). – Esercitare su qualcosa una pressione o una compressione con più o meno forza, con azione più o meno prolungata: p. il tabacco nella pipa; p. l'uva, per farne il vino.

Cosa significa Pigi?

Pigi è una forma del verbo pigiare (seconda persona singolare dell'indicativo presente; prima, seconda e terza persona singolare del congiuntivo presente; terza persona singolare dell'imperativo presente).

Come si fa la pigiatura dell'uva?

La pigiatura è la prima operazione meccanica a cui viene sottoposta l'uva dopo la vendemmia, ed ha la funzione di estrarre il succo e la polpa dagli acini, dando vita al mosto che dovrà poi essere trasformato in vino.

Come si fa la pigiatura?

Con la pigiatura si esegue lo schiacciamento degli acini e si ottiene il cosiddetto pigiato: dopo lo schiacciamento e la fuoriuscita del liquido (o mosto) dall'acino, una buona parte di questo resta attaccata alla buccia per essere poi eliminata nella fase successiva, la pressatura.

Come Diraspare?

Come avviene la diraspatura La diraspatura viene eseguita tramite degli appositi macchinari con un cilindro forellato (buratto) all'interno del quale gira un albero diraspatore. Questo albero è munito di palette, tramite le quali, elimina i raspi, preservando polpa e bucce che riescono a passare attraverso i fori.

Cosa fare dopo la pigiatura?

Dopo la pigiatura e diraspatura (separazione dei raspi dall'uva), viene immessa in una vasca dove in circa 12/24 ore può iniziare la fermentazione. Per accelerare il processo il mosto può essere riscaldato e possono essere aggiunte colture di lieviti selezionati o mosto parzialmente fermentato di altre vasche.

Cosa si fa con i raspi?

C'è chi usa i raspi per apportare ai propri vini aromi di mentolo e gelsomino. Non si tratta però solo di sapore. Grazie ai tannini, infatti, i raspi possono influire anche sulla struttura del vino: i raspi sono utili per allungare la struttura e dare sapidità invece che dolcezza al finale dei tannini.

Perché si esegue normalmente la diraspatura sia nella vinificazione in rosso che in quella in bianco?

L'operazione di diraspatura presenta sia vantaggi che svantaggi. I vantaggi nell'effettuare la diraspatura sono: La sensibile riduzione del volume occupato dal pigiato (la riduzione che si ottiene è del 30% circa). Il succo dei raspi, ricco di potassio, può conferire al prodotto finale un sapore erbaceo ed astringente.

Come si fa un buon vino bianco?

La vinificazione in bianco Nel caso del vino rosso si mettono a macerare sia la polpa che le vinacce (la buccia dell'uva); per avere il vino bianco, invece, la fermentazione avviene senza macerazione (tramite la “pigiatura”) e prevede l'eliminazione delle parte solide dell'uva (bucce, raspi e vinaccioli).

Come avviene la fermentazione del vino?

La fermentazione alcolica del vino si compie grazie all'azione dei lieviti aggiunti al mosto in condizioni anaerobiche ossia in assenza di ossigeno, grazie alle quali queste sostanze riescono a trasformare l'acido piruvico in anidride carbonica e alcol etilico.

Quali sono le principali tecniche di vinificazione?

in bianco (di uve bianche o rosse); in rosso (con macerazione), di uve bianche e rosse; con macerazione carbonica; a caldo (o termovinificazione);

Quali sono le fasi della vinificazione in rosso?

Generalmente i due fenomeni (fermentazione e macerazione) avvengono contemporaneamente, anche se esistono linee tecnologiche che ne permettono una separazione (ad esempio la termovinificazione e la vinificazione con macerazione a caldo), col fine di controllare al meglio i due processi. ...