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Quando sono arrivati i gechi in Italia?

Quando sono arrivati i gechi in Italia?

Il primo esemplare a Trieste è stato segnalato nel 1925. «La presenza è diventa più frequente 20 anni fa, – specifica Urso – sono stati portati dai carichi di legno trasportati dal Gabon. Si infilavano nelle grosse travi e poi dal porto si trasferivano nel Borgo Teresiano».

Come cacciare un geco in casa?

La naftalina è in assoluto il repellente più utile per sbarazzarsi del piccolo rettile: distribuirla negli angoli o, comunque, nei posti di attrattiva del geco ne favorisce la fuga. Ma attenzione, anche per l'uomo questo odore potrebbe essere nauseabondo. Usate con moderazione.

Chi è il predatore del geco?

Viene predato da serpenti arboricoli e terricoli, da alcune specie di rapaci diurni e notturni e da mammiferi quali riccio, genetta ed alcune specie di mustelidi.

Quanto cresce un geco comune?

Gli esemplari adulti possono misurare fino a 15 cm di lunghezza, coda compresa. Questo geco è robusto e ha la testa piana.

Come sono le zampe del geco?

Sulle zampe dei gechi vi sono circa 14.100 setole per millimetro quadrato. Le setole si dividono in centinaia di diramazioni, le cui estremità sono larghe solo 0,2 micrometri, contro i 10 dei capelli umani. Per farle aderire alla superficie occorre una piccola forza di precarico.

Dove si trovano i gechi in Italia?

Areale: Entità Mediterranea diffusa lungo tutte le aree costiere e sub-costiere dell'Italia peninsulare ed insulare e nelle isole Canarie. Presenti alcune popolazioni isolate in Pianura Padana nell'area prealpina ed adriatica a nord del Conero originate da introduzioni accidentali per acclimatazione.

Come è fatto un geco?

Il corpo del geco, che può raggiungere una lunghezza compresa tra i 10 e i 16 centimetri, è tozzo, appiattito e ruvido in superficie, per la presenza di tubercoli conici presenti su dorso e coda, di colore grigio marrone.