Come si riconosce la puntura del ragno violino?
Come si riconosce la puntura del ragno violino?
Se si viene
morsi da un
ragno violino si manifestano i seguenti sintomi: arrossamento
della pelle, gonfiore e formicolio, febbre alta, vomito, mal di testa. Nel caso di un aggravarsi di tali sintomi è assolutamente necessario recarsi al pronto soccorso più vicino.
Cosa causa il veleno del ragno violino?
Oltre all'iniezione
del veleno, il
ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi (microrganismi che vivono in assenza di ossigeno), che proliferano e complicano il decorso
della lesione. La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti.
Come curare i morsi di un ragno?
applicazione di ghiaccio, riposo e sollevamento dell'arto). Nel caso in cui si sviluppi una reazione più severa (allergia o tossicità sistemica) dopo il morso di
ragno, è consigliabile richiedere l'intervento medico immediato.
Cosa mangia il ragno violino?
Questo
ragno si ciba anche di artropodi morti ed è pure per questo motivo che a volte si avventura all'interno delle abitazioni. Si nutre prevalentemente di piccoli insetti, formiche, scarafaggi e altri
ragni. Come si riconoscere il
ragno violino?
Dove si trova la malmignatta in Italia?
La
malmignatta è diffusa nel centro
e nel sud dell'
Italia, in particolare in Puglia, Sardegna
e nelle regioni tirreniche (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia). Oltre all'
Italia,
è presente in altre zone dell'Europa meridionale
e in Cina.
Cosa fare se un ragno ti morde?
Solitamente può bastare applicare del ghiaccio sulla zona interessata comprimendo la parte interessata e tenere sollevato l'arto e farlo riposare. È opportuno inoltre evitare di utilizzare disinfettanti aggressivi e manipolare il sito del morso.
Cosa mettere sul morso del ragno?
Il rimedio più semplice da applicare se un
morso di
ragno risulta doloroso è il ghiaccio, meglio se sotto forma di borsa
del ghiaccio. Oltre alla vedova nera, in Italia troviamo un
ragno velenoso chiamato
ragno violino: i suoi
morsi possono provocare ulcere e lasciare cicatrici.