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Come si calcola l'acconto della cedolare secca?

Come si calcola l'acconto della cedolare secca?

Fino al 2020, la misura dell'acconto è stata pari al 95% dell'imposta dovuta per l'anno precedente. Ad esempio, se per il 2019 avevamo versato in totale, un'imposta sostitutiva (qual è la cedolare secca) per un importo pari a 1.000 euro, a giugno 2020, abbiamo versato un acconto pari a 950 euro.

Come compensare la cedolare secca?

La cedolare secca è “compensabile” secondo le regole ordinarie (per saperne di più sulle regole di compensazione vai allo speciale "Modello F24: le regole di compensazione"). E' possibile rimediare al mancato versamento dell'acconto o del saldo tramite l'istituto del ravvedimento operoso.

Quando scade la cedolare secca 2020?

30 giugno Cedolare secca, il 30 giugno scadenza del saldo 2020 e dell'acconto 2021. Prima di tutto bisogna ricordare che l'acconto 2021 è dovuto solo se l'imposta per l'esercizio precedente è superiore a 51,65 euro.

Cosa deve pagare il proprietario di casa?

Il padrone di casa paga in caso di sostituzione integrale dell'impianto di riscaldamento (o di manutenzione straordinaria di quest'ultimo), di sostituzione delle serrature, dei pavimenti e dei rivestimenti, dell'installazione dei doppi vetri o dell'installazione o rifacimento dell'impianto di allarme.

Che tasse paga un affittuario?

L'inquilino dell'immobile deve versare sia la TARI che la TASI. La TARI è la tassa dei rifiuti. In linea generale, è pagata dall'affittuario ossia da chi detiene l'immobile e produce la spazzatura. Tuttavia, per i contratti di breve durata o comunque inferiori a 6 mesi l'onere spetta al proprietario di casa.