Quanto si deve stare a riposo dopo l'amniocentesi?
Quanto si deve stare a riposo dopo l'amniocentesi?
Un'ora
dopo la procedura, salvo diverse indicazioni, la paziente potrà tornare al proprio domicilio senza alcun particolare accorgimento. Nei 3-4 giorni successivi al prelievo è consigliabile il
riposo domiciliare, evitando di sollevare pesi e/o effettuare sforzi.
Cosa non si vede con l'amniocentesi?
Più raramente, questo esame può essere utilizzato anche per scoprire errori del metabolismo e malattie infettive del feto. I risultati consentono, nel 99% dei casi, di escludere o accertare diverse malattie genetiche, ma
non possono identificarle tutte.
Perché l'amniocentesi esprime una diagnosi certa?
La principale indicazione dell'
amniocentesi rimane
la diagnosi prenatale di anomalie cromosomiche. L'indagine prioritaria è mirata all'identificazione di
un'eventuale sindrome di Down e di altre patologie su base genetica.
Quando non fare l'amniocentesi?
L'
amniocentesi può essere eseguita sia in epoca di gestazione 'precoce', tra la 16° e la 18° settimana, che ne evidenzia appunto le variazioni a livello cromosomico o genetico o in fase più 'tardiva', dopo la 25° settimana, utile a valutare la maturità fetale.
Cosa si può scoprire con l'amniocentesi?
Amniocentesi:
cosa rileva. È un esame che consente di rilevare possibili alterazioni dei cromosomi, responsabili di malattie genetiche importanti come la trisomia 21 (più conosciuta come la sindrome di Down), la fibrosi cistica, X-fragile, sordità congenita o distrofia muscolare di Duchenne.
Chi deve fare l'amniocentesi?
L'
amniocentesi è consigliata: alle donne
che abbiano avuto un risultato positivo al test di screening prenatale (test combinato, bi test, tri test); alle donne
che abbiano avuto figli con malattie cromosomiche o difetti del tubo neurale, come la spina bifida; alle donne con una età superiore ai 35 anni
che non si siano ...
Cosa si esclude con l'amniocentesi?
Amniocentesi:
cosa rileva. È un esame che consente di rilevare possibili alterazioni dei cromosomi, responsabili di malattie genetiche importanti come la trisomia 21 (più conosciuta come la sindrome di Down), la fibrosi cistica, X-fragile, sordità congenita o distrofia muscolare di Duchenne.
Che differenza c'è tra l'amniocentesi e la villocentesi?
Mentre l'
amniocentesi prevede il prelievo di liquido amniotico, con la
villocentesi si punta all'estrazione di una piccola quantità di villi coriali.