Cosa intende Rousseau per volontà generale?
Cosa intende Rousseau per volontà generale?
La
volontà generale è
per Jean-Jacques
Rousseau un'idea, una verità oggettivamente esistente insita in ogni uomo al di là del fatto che esso la percepisca o meno. Il compito di ogni individuo è di scoprirla, e una volta riuscitoci egli non può rifiutarsi con onestà di seguirla.
In quale contesto culturale vive Rousseau?
Jean-Jacques
Rousseau nasce da una famiglia calvinista di origini umili e francesi. Nel corso della sua difficile giovinezza si convertì al cattolicesimo, per poi tornare al calvinismo e diventare, infine, deista;
vive e studia a Torino, dove fa diversi lavori tra cui l'istitutore.
Cosa scrisse Jean Jacques Rousseau?
Le opere di
Rousseau L'indovino del villaggio. Narciso o l'amante di se stesso. Lettera sulla musica francese. Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza.
Qual è la fonte di legittimazione del potere secondo Rousseau?
Ecco che per Rousseau, con il secondo Contratto sociale (quello vero e proprio, che dà il titolo all'opera), gli uomini trovano una legittimazione giuridica delle proprietà, sostituendo alla forza il diritto, e producendo così lo Stato e la società civile, entrambi costituiti esclusivamente dai Cittadini.
Cosa vuol dire che la legge è espressione della volontà generale?
La
legge deve, contemporaneamente, essere universale nell'oggetto
e anche nel soggetto
che la emana. ... Questo comporta
che non vi saranno oggetti particolari ad essere regolamentati, ma, soprattutto, non vi saranno uomini particolari a esercitare la sovranità.
Qual è l'opera più importante di Jean Jacques Rousseau?
L'indovino del villaggio
Le idee
di Rousseau ebbero una risonanza europea
e mondiale, tale da ispirare le future costituzioni degli Stati Uniti
e della Rivoluzione francese.
Rousseau fu anche un compositore,
e la sua
opera più nota
è L'indovino del villaggio.