Che cosa significa previdenza complementare?
Che cosa significa previdenza complementare?
CHE COS'È La
previdenza complementare è una forma
di previdenza che si aggiunge
a quella obbligatoria ma non la sostituisce. È fondata su un sistema
di finanziamento
a capitalizzazione. ... È, inoltre, possibile percepire la prestazione anche in assenza
di pensione derivante dalla
previdenza pubblica.
Quali sono le prestazioni pensionistiche?
Definizione semplice. Il momento conclusivo del ciclo di vita di un fondo pensione è la
prestazione pensionistica, cioè quando la somma accumulata nel corso degli anni viene liquidata o inizia a produrre una rendita al cliente.
Che cosa è la pensione integrativa?
La
pensione integrativa è una forma di risparmio a integrazione della
pensione obbligatoria erogata dall'INPS. Ciò
significa che il risparmiatore grazie a un investimento aggiuntivo durante la sua vita lavorativa può garantirsi una maggiore rendita pensionistica mensile.
Quando chiedere la prestazione pensionistica complementare?
La
prestazione pensionistica può essere richiesta
quando si maturano i requisiti di pensionamento per la pensione pubblica previsti dalla normativa vigente, purché si abbiano almeno cinque anni partecipazione a una o più forme pensionistiche
complementari.
Quali sono i vantaggi della previdenza complementare?
accesso a
vantaggi fiscali ancora maggiori. più flessibilità
di accedere a quanto accumulato. gestione ancora più efficiente grazie al lungo periodo a disposizione. il lavoratore neoassunto e la scelta
di destinazione
del TFR.
Quali sono le prestazioni in forma di rendita?
Di seguito si illustrano alcune delle
forme più frequenti:
Rendita vitalizia: viene erogata finchè sei in vita e si estingue con il tuo decesso.
Rendita certa e successivamente vitalizia: viene erogata finchè sei in vita. ...
Rendita vitalizia reversibile: viene erogata finchè sei in vita.
A quale condizione la prestazione pensionistica complementare può esser liquidata interamente in capitale?
La
prestazione in
capitale È possibile chiedere il 100% in
capitale se, convertendo il 70% della posizione individuale, si abbia una rendita annua di importo inferiore al 50% dell'assegno sociale.