Come si fanno le espressioni con le lettere?
Come si fanno le espressioni con le lettere?
Le
espressioni letterali possono contenere, oltre a numeri e lettere, delle parentesi. Prendiamo
come esempio questa
espressione: a{3+[b-(-a)]}. Le operazioni andranno a svolgersi nel seguente ordine: prima quelle tra parentesi tonde, poi le quadre ed infine le graffe.
Come si calcolano le espressioni letterarie?
-Convenzioni di scrittura e di lettura: La scrittura 2a vuol dire due volte a, è sottinteso perciò il segno di moltiplicazione tra il numero 2 (coefficiente) e la lettera a. 12a(^2)bc(^3): anche in questo caso tra il numero 12 (coefficiente) e tra ciascuna lettera è sottinteso il segno di moltiplicazione.
Come si chiamano le espressioni con le lettere?
DEFINIZIONE. Chiamiamo
espressione algebrica letterale un insieme di numeri, rappresentati anche da
lettere, legati uno all'altro da segni di operazione.
Come si risolve un'espressione letterale per determinati valori assegnati alle lettere?
Per risolvere un'
espressione letterale si deve, innanzitutto, sostituire
alle lettere presenti i
valori indicati; in seguito,
si applicano le regole previste
per la risoluzione delle
espressioni numeriche, eventualmente applicando le regole delle potenze (se presenti) e le relative proprietà.
Cosa indicano le lettere in un'espressione matematica?
In
un'
espressione letterale le
lettere rappresentano le variabili che assumono
un preciso significato quando vengono sostituite da numeri.
Come si calcola il valore numerico delle espressioni algebriche?
Calcolare il valore di un'
espressione algebrica significa sostituire
un numero stabilito all'incognita, ovvero sostituire l'incognita con il numero dato. Per esempio,
se ti viene chiesto di
calcolare 2x + 6 dove x = 3, tutto ciò che devi fare è riscrivere l'
espressione sostituendo ogni occorrenza di x con 3.
Come si risolvono le espressioni con le lettere?
Per
risolvere un'
espressione letterale si deve, innanzitutto, sostituire alle lettere presenti i valori indicati; in seguito, si applicano le regole previste per la risoluzione delle
espressioni numeriche, eventualmente applicando le regole delle potenze (se presenti) e le relative proprietà.
Quali sono le proprietà delle espressioni letterali?
Esprime la propriet associativa delladdizione, ed valida comunque si scelgano i valori a, b, c. Proprio perche ci possono aiutare a risolvere un problema trovando una formula universale, le
espressioni letterali vengono definite schemi
di calcolo in cui compaiono numeri e lettere legati dai simboli
delle operazioni.
Come vengono chiamate le due espressioni letterali?
Dicesi identità un'uguaglianza tra
due espressioni letterali che è verificata per qualunque valore dato alle lettere che in essa compaiono.
Cosa e una espressione algebrica?
Definizione di
Espressione Algebrica. Viene definita
Espressione Algebrica un insieme di numeri
e lettere (dell'alfabeto minuscole) legati tra loro dai segni di operazioni elementari.
Come si calcola il valore numerico di un polinomio?
Noi sappiamo che per
calcolare il VALORE NUMERICO di una espressione algebrica dobbiamo sostituire alle lettere presenti dei numeri relativi. Chiamiamo, quindi,
VALORE di un POLINOMIO, per
un dato
valore di x, il NUMERO che
si ottiene SOSTITUENDO alla x questo
VALORE ed eseguendo le OPERAZIONI indicate nel
polinomio.
Come calcolare il valore numerico di un Monomio?
Come per le espressioni letterali, anche per i
monomi vale la definizione
di valore numerico: il
valore numerico di un monomio è il
valore che si ottiene eseguendo la sequenza
di operazioni indicate dal
monomio dopo aver sostituito dei
valori numerici alle lettere che lo compongono.
Quando un numero non è un Monomio?
Un MONOMIO è il PRODOTTO di più FATTORI rappresentati da NUMERI e LETTERE.
sono tre
monomi. Nei
monomi, quindi,
non compaiono MAI i segni dell'ADDIZIONE e/o della SOTTRAZIONE.
non sono monomi perché in essi compaiono i segni dell'addizione e della sottrazione come abbiamo evidenziato nell'immagine sottostante.
Come si fanno i monomi con le frazioni?
Sommare i termini Si fa dapprima il minimo comune multiplo. Una volta identificato questo, si procede ponendolo
come il denominatore del
monomio risultante. A questo punto si divide il minimo comune multiplo per il denominatore di ogni membro e il risultato si moltiplica per il numeratore di ogni membro.
Come si fa a trovare MCM?
Ricapitolando: il
m.c.m. si ottiene SCOMPONENDO i
numeri dati in FATTORI PRIMI e moltiplicando i FATTORI PRIMI COMUNI e NON COMUNI, ciascuno preso una sola volta, col MASSIMO ESPONENTE. Vediamo insieme qualche altro esempio. 240 = 24 x 3 x 5.
Qual è il minimo comune multiplo di 2 e 3?
mcm (
2;
3) = 6: il
minimo comune multiplo, calcolato. I numeri non hanno alcun fattori primi comuni: 6 =
2 ×
3.
Come si fanno le addizioni con le frazioni con denominatore diverso?
La somma (o la differenza) di
frazioni con denominatore diverso è uguale a una
frazione che ha per
denominatore il m.c.m. tra i
due denominatori e per numeratore la somma (o la differenza) dei numeratori delle
frazioni equivalenti.