Cos'è l'ironia in letteratura?
Cos'è l'ironia in letteratura?
In
letteratura, l'
ironia è una figura retorica in cui vi è una incongruità, discordanza oppure una involontaria connessione con il vero, che va al di là del semplice ed evidente significato della parola. L'
ironia verbale e situazionale viene spesso usata intenzionalmente per enfatizzare l'affermazione di una verità.
Cosa è l'ironia socratica?
L'
ironia di Socrate – i suoi allievi lo imparavano presto – consisteva nella pretesa del filosofo di mostrarsi ignorante in merito ad ogni questione dibattuta, tanto che l'interlocutore si sentiva invitato a esporre nei minimi dettagli la propria convinzione: convinzione che il maestro puntualmente smontava rilevandone ...
Che cos'è l antonomasia in poesia?
antonomasia Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi
che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso). Anfitrione (gr.
Che cosa vuol dire autoironia?
autoironìa s. f. [comp. di auto-1 e ironia]. – Ironia che, parlando o scrivendo, una persona rivolge verso sé stessa o verso un proprio comportamento: fare dell'
autoironia.
Chi fa ridere è intelligente?
Alcuni ricercatori austriaci hanno scoperto che le persone divertenti, soprattutto quelle che apprezzano lo humor nero, hanno un livello di
Q.I., quoziente intellettivo, superiore alla media. Non solo queste persone farebbero
ridere gli altri, ma sarebbero anche quelle che ridono di più.
Cosa vuole dire per antonomasia?
di ἀντονομάζω «cambiar nome»]. – 1. Traslato
che consiste nell'indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome, con uno più generico e comune, con una locuzione
che ne indichi una qualità caratteristica, o con l'appellativo derivato dal luogo di nascita, per es.: il Poeta (Dante), l'Apostolo (s.
Come si definisce il procedimento per cui un nome proprio in origine diviene poi nome comune?
Per antonomasia (/antonoˈmazja/; dal greco antico: ἀντονομάζω, antonomázo, «cambiare
nome»)
si intende
una figura retorica utilizzata
con diverse funzioni e scopi.
Qual è il fondamento della morale socratica?
Il pensiero di
Socrate si configura quindi come una forma di razionalismo
morale fondata sulle equazioni virtù = scienza; vizio = ignoranza. La
morale socratica non intende però invitare alia rinuncia fine a se stessa: chi si fa trascinare dagli istinti e dall'intemperanza certo non può essere felice.