Come evitare la farmacoresistenza?
Come evitare la farmacoresistenza?
Mantenere separati gli alimenti di origine animale (carne, latte e uova) da altri alimenti. Questi stessi alimenti è preferibile che siano consumati cotti. La cottura elimina tutti i microrganismi compresi quelli
farmacoresistenti.
Che significa farmacoresistenza?
farmacoresistenza Riduzione dell'efficacia terapeutica di un farmaco. Il termine viene prevalentemente riferito alla terapia antinfettiva ed antitumorale.
Perché è importante la farmacoresistenza?
L'antibiotico-resistenza ha un
importante impatto sull'uomo, sugli animali
e sull'ambiente.
È infatti più difficile riuscire a curare le malattie infettive: il decorso risulta più lungo, aumenta il rischio di complicanze, fino ad arrivare a esiti invalidanti
e morte.
Quali sono i tumori resistenti alla chemioterapia?
Un esempio tipico è quello del
tumore della mammella, che può essere curato con un farmaco attivo contro gli ormoni estrogeni, il tamoxifene. Alcune cellule all'interno del
tumore possono mutare e diventare "indipendenti" dall'ormone, cioè non avere più bisogno degli ormoni per crescere.
Quando un farmaco non fa più effetto?
«
Quando si verificano
effetti indesiderati, a causa dell'assunzione prolungata di
un medicinale, si parla di
effetto paradosso.
Come si sviluppa la resistenza agli antibiotici?
I batteri possono acquisire la
resistenza agli antibiotici anche tramite la trasmissione orizzontale (da un batterio verso un altro batterio) del materiale genetico. Un modo con il quale questo può avvenire è tramite la trasmissione dei plasmidi.
Cosa si intende per effetto placebo?
Un
placebo è una sostanza inerte o un trattamento medico senza alcuna proprietà terapeutica, mentre l'
effetto placebo, o risposta
placebo, è la conseguenza della sua somministrazione.
Cosa significa tolleranza ai farmaci?
tolleranza è la riduzione della risposta a un
farmaco, determinata dall'assunzione ripetuta di un
farmaco che induce assuefazione. Il termine resistenza si riferisce alla capacità di alcuni microrganismi o cellule tumorali di resistere agli effetti di un
farmaco solitamente efficace.
Quando la chemio diventa tossica?
I farmaci chemioterapici risultano
tossici anche per le cellule del sangue (glubuli bianchi) a causa della loro elevata capacità di replicarsi. L'effetto
tossico della
chemioterapia su queste particolari cellule si traduce nell'abbassamento del numero di globuli bianchi nel sangue (Leucopenia).
Quando un antidepressivo non fa più effetto?
È opinione comune che gli
antidepressivi non esercitino i loro
effetti nelle prime 2-4 settimane di trattamento. Tuttavia, questa osservazione è stata nel tempo riconsiderata. Tutti gli
antidepressivi mostrano infatti la tendenza a dare una percentuale di miglioramento particolarmente elevata nelle prime 1-2 settimane.
Quanto tempo ci mette una pastiglia a sciogliersi nello stomaco?
Noterai che la compressa
ci mette circa mezzo minuto a
sciogliersi in minuscoli frammenti (se mescoli con un cucchiaino, l'acqua diventerà bianca).
Come si evolvono le specie di batteri per essere resistenti?
I
batteri possono acquisire la
resistenza agli antibiotici anche tramite la trasmissione orizzontale (da un
batterio verso un altro
batterio) del materiale genetico. Un modo con il quale questo può avvenire è tramite la trasmissione
dei plasmidi.
Come si determina la capacità dei microrganismi di produrre antibiotici?
L'antibiogramma (spesso indicato
come ABG) è un esame in vitro, che viene eseguito nei laboratori
di microbiologia per verificare e valutare l'efficacia
di alcuni
antibiotici nei confronti
di un certo tipo
di batterio.
In quale malattia non funziona l'effetto placebo?
Ne sono la riprova il fatto che le sostanze che contrastano l'
effetto degli oppioidi inibiscono anche l'
effetto placebo; in più, le persone con
malattia di Alzheimer sembrano progressivamente meno trattabili con
placebo.
Qual è il contrario di placebo?
L'effetto
nocebo si contrappone al più noto effetto
placebo, che rappresenta lo stesso fenomeno, ma con valenza positiva (indica l'effetto curativo
di qualcosa che
di per sé non ha alcun effetto, ma in cui il paziente nutre profonda fiducia
di guarigione).