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Cosa prevede il licenziamento collettivo?

Cosa prevede il licenziamento collettivo?

Un licenziamento collettivo, nel diritto del lavoro italiano è un licenziamento che coinvolge contestualmente una pluralità di lavoratori e che comporta una soppressione dei posti di lavoro conseguente a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.

Quando il licenziamento collettivo e illegittimo?

Quindi, il licenziamento collettivo sarà invalido per espressa disposizione di legge [4]: se non è stato adottato in forma scritta; se non è stata svolta la fase di confronto sindacale e presso l'Ufficio del lavoro; se l'impresa non si è correttamente attenuta ai criteri di scelta ed ha operato discriminazioni.

Quando licenziamento collettivo?

Nel corso di un programma di riorganizzazione o di crisi aziendale se l'impresa non è in grado di assicurare un nuovo impiego ai lavoratori sospesi neppure ricorrendo a misure alternative di ricollocazione può ricorrere alla procedura di licenziamento collettivo.

Cosa succede dopo aver impugnato il licenziamento?

Che succede dopo la lettera di impugnazione del licenziamento? Una volta spedita la lettera di impugnazione del licenziamento al datore di lavoro, inizia a decorrere un ulteriore termine di 180 giorni entro i quali l'avvocato del dipendente dovrà depositare in tribunale il ricorso.

Quando non si applica la disciplina dei licenziamenti collettivi?

In particolare, dapprima il cd. decreto cura Italia (d.l. n. 18/2020) ha previsto il divieto di licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo dal 17 marzo al 17 maggio 2020. Successivamente, il cd. decreto rilancio (d.l. n. 34/2020) ha esteso tale periodo sino al 17 agosto 2020.

Da quando decorre il termine per impugnare il licenziamento?

La Legge 183/2010 ha confermato che l'impugnazione del licenziamento deve avvenire entro il termine di 60 giorni dalla data del licenziamento o dalla successiva data di comunicazione dei motivi.