Come nasce vetro?
Come nasce vetro?
Il
vetro si ottiene facendo fondere tre diversi materiali: silice, soda, calcio. La silice è l'ingrediente base, ma poiché la sua fusione avviene a temperature altissime (circa 1.700 °C), si utilizza il carbonato di sodio per abbassare il punto di fusione (almeno a 1.500 °C).
Dove nasce il vetro soffiato?
Murano
Da sempre a Murano si fanno i colori ed è proprio da quest'isola nella laguna veneziana che il mondo ha imparato a conoscere il
vetro soffiato. Murano è infatti un'istituzione nel mondo e ha una tradizione secolare della lavorazione del
vetro soffiato artigianale.
Che differenza c'è tra il vetro e il cristallo?
La
differenza sostanziale con il
vetro è
che il
cristallo contiene ossido di piombo. Formato da una miscela di sostanze chimiche fusa ad alta temperatura, grazie al piombo il
cristallo è più lucente, perché ha una maggiore rifrazione,
e più sonoro del
vetro.
Quali materiali sono necessari per produrre il vetro?
silice
La silice (SiO2, biossido di silicio) è il più comune formatore del reticolo vetroso ed è quindi la più importante materia prima
per la produzione del
vetro. Circa metà della crosta terrestre è formata da minerali di silice (silicati e quarzo), il maggior costituente di rocce e sabbie.
In che epoca è stato scoperto il vetro?
dal 7.000 al 3.000 a.C. La storia del
vetro non ha inizio in Mesopotamia, dove nel terzo millennio gli antichi mastri artigiani inventarono la tecnica di produzione del
vetro. Il
vetro si trova infatti in natura.
Come avviene la soffiatura meccanica del vetro?
Soffiaggio in stampo La
soffiatura in uno stampo è un metodo alternativo che venne introdotto dopo l'invenzione
della soffiatura libera, durante la prima metà
del I secolo. Una porzione di
vetro fuso viene posta all'estremità
della canna e quindi gonfiata in uno stampo di legno o metallo intagliato.
Come si produce il vetro in lastre?
Il processo di produzione attualmente utilizzato per la fabbricazione del
vetro piano, comunemente chiamato “
VETRO FLOAT”, contempla di far transitare il nastro di
vetro fuso in uscita dal forno, quando il
vetro è ancora allo stato “pastoso”, sopra un bagno di stagno liquido, il “bagno float”.