Perché le Torri degli Asinelli si chiamano così?
Perché le Torri degli Asinelli si chiamano così?
Si presume che
la torre debba il proprio nome a Gherardo
Asinelli, il nobile cavaliere
di fazione ghibellina al quale se ne attribuisce la costruzione, iniziata secondo una consolidata tradizione l'11 ottobre 1109 e terminata dieci anni dopo, nel 1119.
Quante scale ci sono nella Torre degli Asinelli?
TORRE DEGLI ASINELLI La
Torre fu costruita tra 1109 - 19 dalla famiglia omonima e passa al Comune già nel secolo successivo. Salendo i 498 gradini della sua
scala interna, si giunge alla vetta da cui si può godere, dall'alto dei suoi 97,20 metri, di una spettacolare vista della città.
Quando sono state costruite le due torri di Bologna?
ch'è la maggior
de la qual si favelli... Le
due torri furono anche oggetto della omonima poesia
di Giosuè Carducci contenuta nelle Odi barbare. I nomi
di Asinelli (la maggiore) e Garisenda (la minore) derivano dalle famiglie
a cui tradizionalmente se ne attribuisce la costruzione, fra il 11.
Quanto pende la Garisenda?
Benchè sia famosa in tutto il mondo per essere particolarmente "pendente", la Torre di Pisa non detiene il primato italiano. Infatti, con un angolo di 3,97 gradi, non supera la nostra
Garisenda che ha un'inclinazione di 4 gradi.
Quale Altatorre svetta nel centro di Bologna?
torre Asinelli
Dall'alto dei suoi 97,20 metri la torre Asinelli
svetta su tutte le altre, ed è anche la torre medievale più alta d'Italia, dato che il torrazzo
di Cremona (111,12 m) è un campanile.
Quanti sono i gradini della Torre di Pisa?
294
La
Torre di Pisa è stata proposta come una
delle 7 meraviglie
del mondo moderno! Questa
torre è il campanile
della Cattedrale
di S. Maria dell'Assunzione nella piazza
del Duomo ed ha 55,86 metri
di altezza, 8 piani e circa 294
gradini.
In quale città italiana si trova la Garisenda?
La Torre della
Garisenda (Tårr Måzza o la Gariṡannda in bolognese) è una delle cosiddette due torri di Bologna, simbolo della
città, situate in piazza di porta Ravegnana, all'incrocio tra le antiche strade San Donato (ora via Zamboni), San Vitale, Maggiore, Santo Stefano e Castiglione.