Come si cura il capelvenere?
Come si cura il capelvenere?
Come prendersi
cura della
Capelvenere I rinvasi devono essere sempre fatti all'inizio della primavera accrescendo gradualmente la circonferenza del nuovo vaso. In questo periodo deve seguire al rinvaso anche la potatura: eliminare fronde o foglie secche aiuta la
pianta a nutrire in modo ottimale le parti sane.
Quando travasare il capelvenere?
I
capelvenere sono delle felci a rapido accrescimento per cui
quando quando notiamo che la pianta è diventata troppo grande per il vaso che la contiene, travasiamo. Il rinvaso si effettua a marzo, scegliendo un vaso di dimensioni solo leggermente più grandi del precedente.
Dove cresce la capelvenere?
Il
capelvenere è diffuso in natura in gran parte delle zone temperature del globo, in Europa, Asia, Africa e America, settentrionale e centrale; si tratta di una felce dai tratti caratteristici, le foglie sono composte da piccole foglie dalla forma particolare, molto sottili e delicate, con margine frastagliato, ...
Che pianta è capelvenere?
adiantum
L'adiantum o
capelvenere è una felce utilizzata soprattutto come
pianta ornamentale. Trova indicazioni anche nella medicina popolare come antinfiammatorio
e mucolitico specifico per l'apparato respiratorio, in forma di infuso, sciroppo od estratti.
Quando innaffiare le felci?
La terra delle
felci deve essere sempre un po' umida. D'inverno la pianta va bagnata due volte alla settimana, mentre d'estate almeno quattro. Si deve usare acqua a temperatura ambiente e decalcificata (come quella per il ferro da stiro), altrimenti il calcio si deposita sulle radici e impedisce alla
felce di bere.
Come riprodurre la capelvenere?
La
riproduzione della
capelvenere allo stato rustico avviene mediante le spore contenute negli sporangi situati sotto la pagina inferiore delle fronde basso ben visibili per il loro colore ruggine. In commercio o in casa si moltiplica in primavera mediante la divisione dei cespi o rizomi.
Come concimare le felci?
Ogni settimana è necessario irrorare le fronde con acqua e 5 gocce di stimolante ormonico. La
concimazione della
felce deve essere mensile ogni mese da primavera ad autunno con fertilizzanti ricchi di azoto solubili e ben diluiti. Il concime specifico per piante verdi va diluito nell'acqua delle annaffiature.
Quanta acqua dare alle felce?
La terra delle
felci deve essere sempre un po' umida. D'inverno la pianta va bagnata due volte
alla settimana, mentre d'estate almeno quattro. Si deve usare
acqua a temperatura ambiente e decalcificata (come quella per il ferro da stiro), altrimenti il calcio si deposita sulle radici e impedisce
alla felce di bere.
Come togliere i fiori secchi dalla barba di Giove?
Si recide un rametto promettente durante la fioritura piena, quindi a fine primavera, lo si lascia essiccare per un giorno e lo si rinvasa in acqua o terriccio misto a sabbia, attendendo l'attecchimento.
Dove comprare Barba di Giove?
Confronta con articoli simili
| Questo articolo Drosanthemum Barba Di Giove Pianta in vaso di Drosanthemum Barba Di Giove - 10 Piante in vaso 7x7 | Drosanthemum Barba Di Giove Pianta in vaso di Drosanthemum Barba Di Giove - 40 Piante in vaso 7x7 |
---|
Prezzo | 15,99 € | 63,99 € |
Venduto da | Vivaiosantabernadetta | Vivaiosantabernadetta |
Come moltiplicare le scarpette di Venere?
La moltiplicazione della
Scarpetta di Venere avviene nel mese
di febbraio mediante la divisione die rizomi. Si prelevano quelli con un numero considerevole
di gemme e si pongono in vaso definitivo.
Come mantenere una felce?
Le
felci non necessitano di molte attenzioni ma è importante posizionarle nei luoghi giusti: meglio collocarle in zone ombreggiate della casa, lontano dai raggi del sole ma anche dal calore dei termosifoni. Possiamo sistemarle anche in zone più buie della casa, dove altre piante soffrirebbero per la mancanza di luce.
Dove posizionare la Barba di Giove?
Predilige le esposizioni luminose e riparate dai venti; teme il freddo e le temperature sotto allo zero; non ama neanche il vento quindi d'inverno va tenuta in una zona riparata oppure ricoverata all'interno, per poi essere riportata fuori non appena le temperature aumentano.