Come si chiama la muta del serpente?
Come si chiama la muta del serpente?
esuviazione
Tutte la specie di
serpenti, e quindi anche quelli che oggi alleviamo nelle nostre case quali animali da compagnia, sono soggetti alla
muta. La
muta o, meno comunemente detta esuviazione, consiste, in pratica, nella perdita dello strato epidermico superficiale, che diventa ipercheratosico, cioè squamoso e duro.
Quanto dura la muta del serpente?
Perché la sostanza
di cui è fatto lo strato superficiale dell'epidermide non è elastica e non si rigenera; quando i
serpenti crescono diventa come un vestito stretto. I
serpenti compiono una
muta completa
della pelle in periodi che, secondo la specie, variano da sei mesi a un anno.
Come fanno la muta i serpenti?
Contorcendosi e strofinandosi contro le rocce e altri oggetti duri, i
serpenti escono dalla loro vecchia pelle
come da un vestito, mettendo a nudo il nuovo strato formato al di sotto ed abbandonando il vecchio strato di pelle, intero.
Quale insetto cambia la propria pelle?
Il fenomeno dell muta è fondamentalmente il medesimo tanto per gli
Insetti a metamorfosi completa (Olometaboli), come Coleotteri e Lepidotteri, quanto per quelli a metamorfosi incompleta (Emimetaboli), come Fasmidi e Mantidi.
Come si può fare per allontanare le bisce?
L'aglio, la cipolla e la calendula hanno un effetto olfattivo non tollerato dalle
bisce, al punto che non si avvicinano negli orti e nei giardino dove sono presenti in abbondanza.
Quante mute fanno gli insetti?
Il numero di ommatidi che formano un occhio composto è in relazione con l'attività dell'animale: sono fino a 30 000 negli
insetti che volano velocemente e che si servono principalmente della vista per catturare le prede (per es., la libellula), mentre si riducono a qualche decina negli
insetti privi di ali; i pidocchi ...
Come allontanare i serpenti in modo naturale?
Stimolare in maniera sgradevole l'olfatto di un
serpente è quindi il metodo più efficace per allontanarlo. Da questo punto di vista, un repellente
naturale a questo fine è quello che si ottiene mettendo a macerare in olio frammenti i stecca di cannella e chiodi di garofano.