Chi è in malattia può essere licenziato?
Chi è in malattia può essere licenziato?
Il secondo comma dell'art. 2110 c.c. dispone che l'imprenditore
può recedere dal contratto,
e quindi
licenziare il lavoratore, nel caso in cui l'assenza per
malattia superi un periodo (c.d. “periodo di comporto”) stabilito dalla legge, dai contratti collettivi, o in via residuale, dagli usi.
Chi viene licenziato per malattia ha diritto alla disoccupazione?
Il
licenziamento per superamento del periodo di comporto dà
diritto ai lavoratori dipendenti all'accesso all'indennità di
disoccupazione. Recentemente questa indennità
è stata denominata
NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale
per l'Impiego).
Quanti giorni di malattia per non essere licenziati?
Questo significa che – salvo i casi
di cui sopra – se il periodo
di comporto previsto dal contratto collettivo applicato a un lavoratore è
di 180
giorni, questi potrà
essere licenziato soltanto al 181°
giorno consecutivo
di assenza
per malattia (in caso
di comporto “secco”, cioè previsto
per un'unica
malattia ...
Quando un dipendente può essere licenziato?
Il datore di lavoro
può procedere a
licenziare per motivi legati a crisi aziendale o ad
un cambiamento nell'organizzazione del lavoro. Per esempio, in caso di calo nella produzione che mette in crisi l'azienda, il datore di lavoro, dimostrando di migliorare la situazione dell'azienda,
può licenziare il lavoratore.
Cosa si deve fare quando si viene licenziati?
Il Dipendente
licenziato ha diritto al TFR, trattamento di fine rapporto, i ratei della tredicesima e della quattordicesima e la liquidazione in denaro di ferie e permessi non goduti.
Quando scadono i 180 giorni di malattia?
L'indennità pagata dall'INPS spetta dal quarto
giorno successivo a quello
di inizio della
malattia e per tutta la durata della
malattia, indicata nella prognosi, fino ad un massimo
di 180 giorni complessivi per ciascun anno solare.