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Su cosa si basa l'omeopatia?

Su cosa si basa l'omeopatia?

L'omeopatia è definita come metodo diagnostico e terapeutico, basato sulla “legge dei simili”, che afferma la possibilità di curare un malato somministrandogli una o più sostanze in diluizione che, assunte da una persona sana, riproducono i sintomi caratteristici del suo stato patologico.

Quanti italiani si curano con l'omeopatia?

In Italia, secondo il sondaggio EMG Acqua 2016, il 4,5% della popolazione (pari a circa 2 milioni e 700 mila cittadini) si affida in modo continuativo alle cure mediche omeopatiche con una frequenza quotidiana o settimanale. Più del 20% degli italiani utilizza invece i medicinali omeopatici almeno una volta l'anno.

Quali sono i rimedi omeopatici?

Farmaco è in omeopatia quella sostanza in grado di produrre nell'uomo sano una serie di gruppi di fenomeni; il Rimedio è invece una sostanza in grado di neutralizzare nell'uomo malato serie o gruppi di sintomi, in virtù della loro proprietà patogenetica di provocare sintomi simili, ma più forti, a quelli della malattia ...

Che differenza c'è tra omeopatia e fitoterapia?

La Fitoterapia utilizza, nella cura delle varie patologie, estratti di piante ad alto dosaggio (come nei farmaci convenzionali). L'Omeopatia, invece, si serve di varie sostanze (di origine vegetale, animale e minerale) in dosi infinitesimali (“dosi omeopatiche”), che vengono diluite e dinamizzate.

Quanto tempo deve durare una cura omeopatica?

Ottenere ciò da un solo medico e da una sola terapia è un risultato di alto livello! In questi le visite occorrono circa tre visite ed un lasso di tempo di 4-6 mesi.

Quanto dura il peggioramento omeopatico?

L'aggravamento omeopatico è un condizione che non si verifica frequentemente e, ad ogni modo, è assolutamente transitoria. Generalmente tale aggravamento temporaneo nelle malattie acute si manifesta quasi subito e dura poche ore, mentre nelle malattie croniche si manifesta più o meno tardivamente e dura qualche giorno.

Cosa sono gli integratori fitoterapici?

I fitoterapici sono piante, funghi, licheni dalle proprietà terapeutiche utilizzati – in molti casi sin dall'antichità – come erbe curative. Le tecniche della moderna medicina hanno permesso di individuare i medicinali fitoterapici veri e propri distinguendoli dai prodotti di erboristeria e dalle erbe semplici.

Cosa cura la fitoterapia?

La fitoterapia è la scienza medica che studia il corretto utilizzo delle piante medicinali e dei loro derivati, allo scopo di trattare o prevenire svariate malattie e condizioni di interesse prettamente medico (farmaci) o salutistico (integratori).

Cosa non mangiare quando si fa una cura omeopatica?

Evitare o ridurre l'uso di saponi, creme, dentifrici medicamentosi, lozioni e pomate troppo profumate durante la cura omeopatica. Ridurre anche, se possibile, sostanze fortemente aromatiche come caffè, tabacco, alcoolici e cibi fortemente piccanti.

Come si prendono i granuli omeopatici?

I granuli e globuli devono essere lasciati cadere in bocca, sotto la lingua. Non devono essere deglutiti, ma lasciati sciogliere in bocca. La forma di assorbimento sublinguale assicura la migliore diffusione del farmaco omeopatico nell'organismo.

Quanto dura la crisi di guarigione?

Per entrambi, tra i sintomi di peggioramento più frequenti vi sono febbre, dissenteria, nausea, stato di affaticamento, mal di testa, eruzioni cutanee, dolori articolari e muscolari. Questa fase può durare qualche giorno o qualche settimana.

Cosa sono i farmaci fitoterapici?

I fitoterapici sono piante, funghi, licheni dalle proprietà terapeutiche utilizzati – in molti casi sin dall'antichità – come erbe curative. Le tecniche della moderna medicina hanno permesso di individuare i medicinali fitoterapici veri e propri distinguendoli dai prodotti di erboristeria e dalle erbe semplici.

Chi può fare fitoterapia?

Avicenna Fitoterapia/Inventori

Quando assumere omeopatico?

Il farmaco omeopatico va assunto almeno un'ora dopo il pasto o mezz'ora prima del pasto. Il numero di granuli da assumere è uguale per tutte le età dell'uomo. L'esperienza ha evidenziato che 3-5 granuli rappresentano la posologia più appropriata.

Come assumere i granuli?

I granuli e i globuli non devono essere toccati con le dita, ma versati nell'apposito tappo contenitore e lasciati cadere in bocca, sotto la lingua, per non modificare la configurazione molecolare particolare, responsabile dell'attività del medicinale.