Quali articoli del codice civile si leggono al matrimonio?
Quali articoli del codice civile si leggono al matrimonio?
Gli
articoli che vanno letti sono l'articolo 143 – diritti e doveri reciproci dei coniugi; l'articolo 144-Indirizzo
della vita familiare e residenza
della famiglia; articolo 147-doveri verso i figli. Tali
articoli vengono letti anche
al termine
del rito cattolico dal sacerdote officiante.
Cosa dice l'articolo 143 del codice civile?
143. Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva
l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse
della famiglia e alla coabitazione.
Cosa prevede il matrimonio?
Il
matrimonio è un atto giuridico che indica l'unione fra due persone, a fini civili, religiosi o ad entrambi i fini e che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica detta nozze, comportando diritti e obblighi fra gli sposi e nei confronti dell'eventuale prole.
Quali sono gli obblighi civili per i coniugi?
Matrimonio: doveri dei coniugi- dovere di fedeltà,
- dovere all'assistenza morale e materiale,
- dovere alla collaborazione nell'interesse della famiglia,
- obbligo di coabitazione,
- obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione alle proprie capacità economiche e di lavoro (professionale o casalingo).
Perché il matrimonio non è un contratto?
L'atto di
matrimonio è, come il
contratto,
l'incontro di due dichiarazioni di volontà (atto descrittivo ma
non precettivo); a differenza del
contratto, però, il
matrimonio non costituisce fra le parti
un rapporto patrimoniale.
Quali articoli sanciscono gli oneri economici di entrambi i coniugi nei confronti della famiglia e dei figli?
143 Codice Civile: “Diritti
e doveri reciproci
dei coniugi.
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze
e alla propria capacità
di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni
della famiglia”. ...
Come ci si fa a sposare in comune?
Come procedere e quando? Innanzitutto, per sposarsi in
Comune è necessario presentare richiesta di pubblicazione all'Ufficiale di Stato Civile del
Comune di residenza di uno dei due futuri
sposi. Tale richiesta è fattibile dagli
sposi direttamente oppure da una terza persona munita di apposita procura speciale.
Quali sono i doveri di una moglie?
Assistenza morale e materiale; Collaborazione nell'interesse della famiglia; Coabitazione; Obbligo
di Contribuzione ai bisogni della famiglia in proporzione alle proprie capacità economiche e
di lavoro.
Perché il matrimonio è un sacramento?
Il
sacramento «non solo accresce il principio di vita soprannaturale, cioè la grazia santificante, ma vi aggiunge ancora altri doni speciali, disposizioni e germi di grazia [...] ... La «grazia propria del
sacramento del
Matrimonio è destinata a perfezionare
l'amore dei coniugi, a rafforzare la loro unità indissolubile».
Cosa spetta alla moglie che non lavora in caso di separazione?
Il mantenimento
spetta alla moglie che non ha adeguati redditi propri,
a condizione
che non le sia stata addebitata la
separazione. L'assegno
di mantenimento deve tenere conto dei redditi
del marito. ... Il mantenimento
spetta loro, anche se maggiorenni, sino
a quando
non siano autosufficienti economicamente.
Quanto spetta alla moglie in caso di divorzio?
L'assegno divorzile sarà assegnato in relazione al patrimonio dei due coniugi, delle motivazioni
alla base degli
divorzio, il reddito di entrambi, il contributo personale che è stato dato sia
alla formazione del patrimonio comune, sia
alla conduzione familiare.
Quali sono gli articoli sui diritti e doveri reciproci dei coniugi?
143 Codice Civile: “
Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito
e la moglie acquistano gli stessi
diritti e assumono i medesimi
doveri.
Come si puoi ottenere l'aumento degli assegni di mantenimento dei figli?
Il coniuge che pretende un
aumento, dovrà quindi rivolgersi al giudice e provare di aver diritto all'
aumento. Occorre rivolgersi al Tribunale che ha pronunciato la separazione. Il giudice quindi, fisserà un'udienza, e, sentite le parti e considerate le prove, provvederà a emettere una sentenza in merito (art.